
Come sempre leggetevi i libri di Gaetano Cappelli, un potentino trapiantato non so dove. In realtà lui narra sempre la stessa cosa: il disincanto verso la terrà natìa (Basilicata) ma vale per tutti i sud del mondo compreso quelli che stanno al nord e la voglia comunque di tornarvi. In mezzo storie divertenti e scollacciate soprattutto in Il Santo la Vedova e il segreto del pacchero estremo ed in Volare Basso.Se siete leggermente più sofisticati allora la letteratura indiana contemporanea è uno spasso, senza impegnarvi troppo con ottime traduzioni. I sei sospetti di Vikas Swarup ve lo leggete come un topolino. Se siete più introspettivi/e allora l'Omonimo di Jumpha Lahiri fa per voi (bello al secondo assaggio) altrimenti anche Giochi Sacri di Vikram Chandra se vi interessa una storia di criminalità. Ancora se vi interessa l'India anche Shantaram di Gregory David Roberts può andare bene ma è troppo autobiografico. SE VOLETE VOLARE ALTO SENZA DUBBIO IL CACCIATORE DI AQUILONI.E SENZA DUBBIO L'AZTECO DI GARY JENNINGS, IL LIBRO DELLA MIA VITA, AL NETTO DI CERTE SUE ESAGERAZIONI, MA PUR SEMPRE SCRITTO DAL MIGLIOR SCRITTORE AMERICANO DI ROMANZI STORICI SECONDO LA DEFINIZIONE DEL NEW YORK TIMES E CON CUI HO AVUTO L'ONORE DI SCAMBIARE QUALCHE LETTERA!
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